La Storia di Tuglie
Le origini di Tuglie sono antichissime, ovvero la presenza umana nell'agro di Tuglie risale a molti secoli fa. Lo testimoniano quattro "Menhir" ubicati nella immediata campagna tugliese, il menhir di "Monte Prino"; il menhir delle "nove croci"; il menhir all'incrocio tra la via del "Caruggio" e la via "Camastra"; il menhir del fondo "Scirocco".
Il piccolo centro abitato di Tuglie propriamente detta sorse presso una collina, nel corso del 1200, all'inizio la denominazione era "Casale Tulli" e il signore era Almerico di Montedragone, ufficiale dell'esercito angioino. Nel 1280 una rivolta popolare a Taranto costrinse il conte di Montedragone ad allontanarsi dalla sua residenza. Gervaso da Matino colse l'occasione per impadronirsi dell'abitato, subito attribuì al casale un nuovo nome, "Castri Tulli".
Nel corso del 1400 il destino di Tuglie, come quello di tanti altri centri della penisola salentina, si incrociò con i Turchi Ottomani. Questi dopo aver devastato Otranto, fecero altrettanto con i paesi dell'entroterra di Otranto; il casale di Tuglie venne completamente distrutto.
Per un lungo periodo di tempo il feudo tugliese rimase totalmente disabitato, i feudatari non disponendo di vassalli, non potevano esercitare il proprio potere, non potevano godere del diritto di proprietà perchè non c'erano i contadini che coltivassero la terra. La vegetazione spontanea ricoprì copiosamente l'intero territorio e crebbero anche gli alberi di tuie, piante della famiglia delle conifere, da cui secondo la leggenda deriverebbe il toponimo del paese.
Dopo le incursioni arabe il feudo di Tuglie appartenne a diversi signori, e nel 1681 fu acquisito da Francesco Antonio Cariddi, aristocratico di una nobile famiglia gallipolina.
Gli successe il figlio Pietro. Nel 1696 acquisto il feudo di Tuglie la nobildonna Antonia Prato, marchesa di Arnesano. La marchesa sposò poi il duca Ferrante Guarino, signore di Poggiardo, ebbero nove figli alcuni dei quali successero alla madre. La prima riforma fondiaria e la prima significativa crescita demografica ed economica per Tuglie avvenne nel corso del XVII secolo ad opera e grazie ai Guarino. Nel 1740 subentrarono i Venturi che tennero il feudo fino alla fine della feudalità.
Al 1781 il risale il primo Municipio del casale tugliese. La prima distribuzione di territori da parte del catasto fu per Tuglie insufficiente ai fini di una reale prospettiva di crescita e sviluppo economico; in una seconda e successiva del 1923 il Comune si assicurò un ampliamento significativo del territorio comunale che permise un sensibile incremento delle attività agricole ed industriali. Tuglie come centro urbano è stata ripartita in sette rioni che conservano ancora l'antica denominazione dialettale: Santa Lucia, Raona, Chiazza, Lavito, Longa, Mazzuchi, Termiti.